Se Yukio Mishima vivesse ancora

Ci siamo riproposti, con la nuova stagione, di rendere questi brevi editorialini della newsletter un po' più brillanti, leggeri, divertenti. Partiamo subito quindi questo martedì parlando di uno scrittore morto suicida. Ok, bene, ma non benissimo.

Come avete già capito visto che è scritto nel titolo parliamo di Yukio Mishima, scrittore giapponese e attivista politico che voleva liberare il Giappone dall'influsso occidentale e in particolare americano che l'avevano trasformato negli ultimi secoli, sperando di far rivivere l'antica tradizione del suo paese. Il suo gesto ultimo fu appunto il suicidio rituale, il seppuku, il 25 novembre 1970, dopo aver occupato un ufficio militare. L'apprezzatissimo autore italiano Alberto Cola ha un vero culto per questo scrittore, e nel 2009 ha vinto il Premio Urania con un romanzo, Lazarus, nel quale lo pone tra i protagonisti, facendolo rivivere in un futuro non lontano. Sparito dalle edicole e dalle bancarelle da anni, oggi il romanzo torna disponibile, in ebook e cartaceo, grazie a Delos Digital. Un romanzo introspettivo, filosofico, fortemente influenzato dalla spiritualità orientale: da centellinare come una buona tazza di tè koicha.