16/03/2021 / FANTASY

Oscure materie italiane

(Eek! di Scott Nickel. Tutti i diritti riservati)

(Eek! di Scott Nickel. Tutti i diritti riservati)

Da Magniverne a Vallascosa: dall'ispirazione dei libri di Philip Pullman arriva una saga italiana ambientata nelle valli piemontesi

C'è chi dice che le generazioni dopo la Seconda guerra mondiale, dai boomer in poi, rimangano eternamente giovani. Non nel senso che non invecchiano fisicamente (magari), ma nel senso che restano sempre, nell'animo, ragazzi. Restano legate alla musica rock, ai fumetti, alle serie tv. O forse è quella cultura che è cresciuta (propenderemmo per questa ipotesi, ma siamo di parte).

Fatto sta che c'è tutto un humus culturale, dai film di Spielberg a serie come Doctor Who o Spazio 1999, dai cartoni giapponesi alla musica progressive, che indubbiamente accomuna almeno un paio di generazioni. E come influenza scrittori, così li mette in contatto emotivo con una fetta di lettori.

È quello che accade coi romanzi di Maurizio Cometto, uno della Generazione X che mette molto del suo humus culturale in quello che scrive. In particolare nella sua saga Il libro delle anime, cinque romanzi dei quali il primo, finalista qualche anno fa al Premio Odissea, viene ora ripresentato in edizione rivista nella collana Odissea Fantasy, per essere seguito a stretto giro nei prossimi mesi dai suoi seguiti. Nell'intervista pubblicata da FantasyMagazine l'autore dice di aver voluto scrivere una sorta di Oscure materie ambientata tra i monti della sua infanzia, ma dentro ci sono influenze di Dick, di Vance, di Farmer, anche di Dino Buzzati. Non solo una lettura avvincente, ma tutta un'esperienza culturale.

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