06/04/2021 / FANTASCIENZA
Sessant'anni nello spazio
(Eek! di Scott Nickel. Tutti i diritti riservati)
Nella settimana del sessantesimo anniversario del primo volo nello spazio esce il terzo romanzo con protagonista l'artefice di quel volo, il Costruttore capo Korolev
Tra pochi giorni, sessant'anni fa, l'uomo usciva per la prima volta dall'atmosfera terrestre. Jurij Alekseevič Gagarin a bordo della Vostok 1 rimase in orbita per un'ora e quaranta minuti. Per la prima volta l'umanità veniva a sapere che il suo pianeta, visto dallo spazio, è azzurro.
L'artefice di quella missione era stato soprattutto Sergej Pavlovič Korolëv, detto il Costruttore capo, il geniale progettista che aveva portato il programma russo a mettere in orbita il primo satellite e poi il primo essere umano. E che morì nel gennaio del 1966, prima di poter portare a termine il suo sogno successivo, lo sbarco sulla Luna.
Almeno secondo la storia ufficiale, perché lo scrittore italiano Paolo Aresi ha immaginato una sorte diversa, che nei tre romanzi Il caso Korolev, Korolev La luce di Eris e La stella rossa di Korolev, quest'ultimo in uscita oggi, lo hanno portato al di là del tempo e dello spazio, in un'avventura cosmica che ha portato l'umanità a contatto con altre civiltà. Una saga che ricorda la grande fantascienza cosmica di Arthur Clarke e che fa di Paolo Aresi uno degli scrittori di sf italiani più amati.
La stella rossa di Korolev esce oggi in edizione ebook, tra un paio di settimane in versione cartacea.
(In uscita oggi c'è anche il primo volume della nuova collana dedicata ai classici della letteratura, che abbiamo intitolato Immortali: dategli un'occhiata!)