08/06/2021 / CULTURA POP

Vita da strega, da Samantha a Wanda

(Eek! di Scott Nickel. Tutti i diritti riservati)

(Eek! di Scott Nickel. Tutti i diritti riservati)

Esce oggi Vita da Strega. Da Bewitched alle maghette giapponesi di Leone Locatelli, il primo di una serie di saggi sull'evoluzione della donna nella cultura popolare

Fin dall'antichità il termine usato per definire un uomo ricco di conoscenza era "saggio", il termine per la donna era "strega". Tra mitologie varie, fiabe e leggende, era normale indicare la figura della donna che ne sapeva troppo come un pericolo, un affronto. Le donne hanno sofferto questo accanimento nella loro condizione sociale e spesso anche sulla viva pelle. Nel ventesimo secolo le cose hanno cominciato a cambiare, e anche la figura stessa della strega, simbolo della donna emancipata, ha avuto la sua evoluzione.

Leone Locatelli, esperto di cultura pop e curatore del sito Eroica.it e della nuova collana omonima, racconta questa evoluzione nel saggio Vita da Strega. Da Bewitched alle maghette giapponesi, che parte proprio da questa popolare serie degli anni sessanta, Vita da strega, nella quale Samantha confessa al marito, la notte di nozze, di essere una strega, e lui la costringe a promettere di non usare il suo potere e comportarsi da brava casalinga. Tra precursori (come non ricordare Ho sposato una strega di René Clair e Una strega in paradiso con Kim Novak), contemporanei ed eredi, fino alla recentissima serie Wandavision che a Vita da strega fa riferimento in modo esplicito e affettuoso, un viaggio nella storia delle streghe pop e della condizione femminile. Viaggio quest'ultimo che andrà avanti con i prossimi saggi della collana.

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