12/10/2021 / FANTASCIENZA
(Ancora) fantascienza e religione
(Eek! di Scott Nickel. Tutti i diritti riservati)
Un conflitto affascinante tra la fede e il più razionalista dei generi letterari. Non può che venirne fuori qualcosa di estremamente intrigante.
La fantascienza è il genere letterario razionalista per eccellenza. Si specula sulla scienza, si lavora sulla logica, sulla coerenza, sugli effetti e le cause. Eppure, può sembrare strano, spessissimo quando la fantascienza è andata a toccare l'argomento religione ne sono venute fuori opere di livello altissimo. Per citare solo qualche titolo: Guerra al grande nulla di James Blish, L'undicesimo comandamento di Lester Del Rey, Un cantico per Leibowitz di Walter M. Miller, Il riscatto di Ender di Orson Scott Card, Hyperion di Dan Simmons, L'equazione di dio di Robert J. Sawyer. In modo diverso, Straniero in terra straniera di Heinlein, La parabola del seminatore di Octavia Butler, Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood.
E come non citare l'italianissimo Eden di Franci Conforti.
Con la novelette Missionari si inserisce in questo filone uno degli autori più promettenti degli ultimi anni, cresciuto alla corte della Asimov's, David Mercurio Rivera, di cui Sandro Pergameno nella sua collana Biblioteca di un sole lontano ha già pubblicato due lavori. Il racconto è ambientato in un futuro in cui l'uomo ha superato molti dei suoi limiti, ma non uno, la cura del cancro. E di fronte alla resa della scienza forse resta solo la fede.