23/11/2021 / FANTASCIENZA
Il ritorno di Piero Schiavo Campo
(Eek! di Scott Nickel. Tutti i diritti riservati)
Era da quattro anni che non usciva un nuovo romanzo, dopo quel Il sigillo del serpente piumato vincitore del Premio Urania 2017. Ora torna con un thriller tra informatica d'avanguardia e misteri spaziali
C'è una piccola squadra di scrittori di hard science fiction che si è riunita negli ultimi anni attorno alla nostra collana Odissea Fantascienza. Oh, niente a che fare con le luci rosse: per chi non conosca il termine, per hard science fiction si intende quella fantascienza più strettamente legata a idee e speculazioni scientifiche. Dalle quali in realtà poi partono, quasi sempre, speculazioni umanistiche: così Paolo Aresi esplora altri mondi e si fa domande sul rapporto tra l'uomo e l'infinito, Nino Martino mette in scena intelligenze artificiali ponendo il problema di cosa sia effettivamente l'intelligenza e di come ci rapporteremmo con questo tipo di entità. Anche Piero Schiavo Campo, che insegna Teoria e tecniche dei nuovi media quindi è, se vogliamo, proprio del mestiere, affronta il rapporto con le intelligenze artificiali, ma le sue sono meno "personali" e più sociali, e l'interlocutore non è tanto l'uomo quanto l'umanità.
La follia di Eos comincia con un messaggio inviato da una stazione mineraria su Marte: una sonda avrebbe scoperto ampie caverne con acqua corrente e splendida vegetazione. Ma quando la telecamera inquadra chi sta parlando si scorgono, vicino a lui, caveri coperti di sangue.
Il romanzo esce oggi in edizione ebook, la versione stampata è prevista a gennaio.