15/04/2025 / NOIR

Il legno duro di Pinocchio

Il libro con la serie completa di Wakosky Road di Stefano Tartarotti è edita da Festina Lente Edizioni e <a href="https://amzn.eu/d/2VMOVJP">disponibile su Amazon</a>

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Le favole non nascono mai come ce le racconta la Disney. E anche Pinocchio può avere la sua versione dark.

Le favole non nascono mai come ce le racconta la Disney. C’è stato un momento, nella vita di tutti noi, in cui abbiamo scoperto che Babbo Natale non esiste, che nella versione originale di Cenerentola le sorellastre si amputano le dita dei piedi pur di calzare la scarpetta di cristallo, o che nella versione di Basile il meraviglioso principe non si limita a un casto bacio per svegliare Biancaneve. In quel momento abbiamo smesso di essere “bambini veri” e siamo diventati adulti con qualche scheggia di legno nel cuore. Ma Pinocchio? Be’, Pinocchio è più recente degli orrori medievali poi sublimati nelle storie più amate dai bambini: nasce nel 1883 e già dalla prima versione è la storia a lieto fine che tutti conosciamo, con la fuga, il Campo dei Miracoli, la pancia della Balena… almeno, così credevo. Con Hard Wood Claudio Pinna dà vita a una versione alternativa, in cui il legno di cui è fatto il suo burattino è marcio, marcio dentro, e la favola si trasforma in un oscuro girone infernale di vizi e lussuria. A farci da guida è la disperazione di un padre che si trova ad affrontare il dilemma: che fare, quando si diventa consapevoli di aver generato un mostro?

(dalla prefazione di Denise Antonietti)

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