- Genere
- Romance
- Lunghezza
- romanzo breve, 73 pagine
- Collana
- Senza sfumature n. 124
- ISBN ebook
- 9788825406177
- Prezzo ebook
- € 2,99
- Data di uscita
- 5 giugno 2018
- Collana a cura di
- Aina Sensi
Tregua coniugale
di Danilo Cristian Runfolo
Dopo l’intesa che ha dato il via ai giochi erotici e la tempesta, che ne ha evidenziato i limiti, per i due coniugi siciliani Fabio e Laura è tempo di tregua; una patto di alleanza da stringere con qualcuno che, in sordina, ne ordiva da tempo le trame.
Il tempo, per Fabio e Laura, sembra essere trascorso troppo in fretta, senza mai passare: c’è ancora un guardone dietro il finestrino di un’auto, e l’odore di rum e tabacco sul letto di una cameretta lontana. Un SMS inatteso giunto a fine tempesta sembra ora voler annunciare una nuova catastrofe che li proietterà ancora allo stesso tavolo da gioco; senza capire chi sta dando le carte e quale sia la loro reale puntata in questo giro di buio.
Francesca, la psicologa, ha deciso di affrontare il problema di Laura e risolverlo una volta per tutte, nel modo più semplice: accostandone un altro.
Tregua coniugale è il terzo episodio della trilogia Trame Coniugali. Il primo racconto, pubblicato in Senza Sfumature, si intitola Intesa coniugale, il secondo Tempesta Coniugale.
Danilo Runfolo nasce a Messina il 24 marzo 1972.
Il suo primo romanzo autobiografico, dal titolo Rewind, viene pubblicato dalla Montag Edizioni nel 2002. In seguito scriverà diversi racconti brevi e un romanzo erotico autoprodotto. Nel 2017 pubblica con ErosCultura il suo secondo erotico dal titolo Io sono Valeria – Una puttana. Scrive anche un romanzo autobiografico dal titolo Lui è infinito, che verrà pubblicato dalla GDS Editrice tra marzo e aprile del 2018.
La sua scrittura è accompagnata da una nostalgica vena sentimentale, figlia di quel crudo guardarsi dentro che ritiene vitale.
Considera la solitudine intellettuale dell'uomo un dono, non la sua condanna, e si riconosce nel pensiero tormentato di Pier Paolo Pasolini, nella sua cupa visione della società e nella sua irreversibile deriva interiore che scaturisce da ogni forma di globalizzazione, sia essa etica, morale, politica o religiosa.
Dice di sé: Scrivere è l'unico modo che ho per parlare a me stesso senza il bisogno, né il peso, di guardarmi allo specchio; ed è anche il modo migliore per dar voce ai personaggi peggiori, persino di me.