- Genere
- Fantascienza
- Lunghezza
- racconto lungo, 37 pagine
- Collana
- Biblioteca di un sole lontano n. 55
- ISBN ebook
- 9788825412147
- Prezzo ebook
- € 1,99
- Data di uscita
- 5 maggio 2020
- Copertina di
- Tiziano Cremonini
- Collana a cura di
- Sandro Pergameno
- Traduzione di
- Antonio Ippolito
Le giungle di Venere
di Elizabeth Bear
Un'avventura di stampo classico dall'autrice due volte vincitrice del Premio Hugo
Le giungle di Venere (The Heart’s Filthy Lesson, 2015) è apparso in origine sulla prestigiosa antologia Old Venus, curata da Geroge R.R. Martin e dal compianto Gardner Dozois, e dedicata a storie di ambientazione venusiana e con uno stile “anni quaranta”. Il titolo originale, per inciso, si rifa a una celebre canzone di David Bowie, personaggio che è ha fatto spesso da trait d’union tra fantascienza e musica rock (basti ricordare la sua interpretazione del celebre film L’uomo che cadde sulla Terra, o brani come Space Oddity o Life on Mars).
La storia, narrata con la solita bravura dalla Bear e con un chiaro riferimento alle classiche avventure della grande Leigh Brackett, racconta le avventure di Dharthi, una giovane scienziata, sull’inesplorato continente di Ishtar, coperto di giungle rigogliose e piene di pericoli di ogni genere, come verociraptor venusiani e tigri delle paludi. Addentratasi da sola in questo mondo ancora ignoto alla ricerca di una mitica civiltà estinta da millenni, spinta dal suo animo intrepido e dalla voglia di dimostrare il suo valore ai colleghi dell’università, presto si renderà conto del suo errore e di avere sottovalutato le minacce del pianeta alieno.
Elizabeth Bear (nome completo Sarah Bear Elizabeth Wishnevsky), nata il 22 settembre 1971 a Hartford, nel Connecticut, è una delle scrittrici di sf e fantasy oggi più apprezzate. Vincitrice nel 2005 del John W. Campbell Award come miglior autore esordiente per la sua trilogia fantascientifica Hammered/Scardown/Worldwired, ha ricevuto numerosi altri prestigiosi riconoscimenti, come il Premio Hugo nel 2008 per il miglior racconto con Tideline (apparso su Robot n. 56 col titolo Sulla spiaggia), premio bissato l’anno successivo (2009) per il miglior racconto lungo con Shoggoths in Bloom (Shoggoth in fiore, uscito in questa collana). Solo pochi autori nella storia della sf erano riusciti nell’impresa di vincere svariati premi Hugo dopo aver vinto il John W. Campbell Award (C.J. Cherryh, Orson Scott Card, Spider Robinson, e Ted Chiang sono gli altri).
La Bear, che possiede uno stile letterario molto curato, come dimostrano Shoggoth in fiore e Nella casa di Aryaman (In the House of Aryaman a Lonely Signal Burns), già apparsi in questa collana, è assai prolifica e non ha preferenza tra sf e fantasy, generi tra cui spazia con estrema disinvoltura e bravura.
- Capitolo 1
- Capitolo 2
- Capitolo 3
- Capitolo 4
- Capitolo 5
- Capitolo 6