Tre volte all’inferno

Cristian Borghetti è nato il 10 settembre 1970 a Lecco, dove vive e lavora. Scrive racconti e romanzi pubblicati da diverse case editrici: Ora di vetro (Montedit), Incubus e tre volte all'inferno (Weird Book), Le cabinet Masson, Hawthorn bend e Phobia (StreetLib), e in diverse raccolte e premi letterari: 365 Storie Cattive (AISEA ONLUS), Tremare senza paura e Horror Polidori Vol. 1 e 2 (Nero Press Edizioni, Malombre (Dunwich Edizioni), Cuori di Tenebra, The Horror Show, Dark&Weird vol. 3, I volti del male, Nati dalle tenebre, Midnight (Weird Book). Ha collaborato con brevi articoli ed interviste per i blog La tela Nera e Orasenzombra. Ha scritto articoli per le riviste online Praesidivm, 2diPicche, Eresia.

• Il bacio di Meduca
• I. Il terrore, nella sua forma più orribile
• II. Tutto il buono della notte
• III. Tenebre in movimento
• IV. Medicina legale, primi esperimenti
• V. Un ladro di sangue
• VI. Il volto e il nome della più nera paura
• VII. Ancora un pezzo mosso sulla scacchiera
• VIII. Nata per uccidere e divorare
• IX. Il trucco imperante della paura
• X. L’arcano e intricato inganno
• XI. Una figlia d’Eva, di straordinaria bellezza
• XII. Il cane dell’inferno
• XIII. Il sacrificio dell’apprendista
• XIV. L’incestuosa lussuria sotto il livello della terra
• XV. Le accoglienti braccia dell’oscura madre
• XVI. L’ascaro e il nero cavaliere
• XVII. Nel ventre di metallo
• XVIII. Il colpevole, l’innocente e la carogna
• XIX. Il sozzo vetturino
• XX. Una magione di sangue e lussuria
• XXI. Una corona di spine attorno alla testa
• XXII. Un altro aspetto e un’altra sembianza
• XXIII. Il pianto disperato dei sei anni
• XXIV. Un altro turpe trionfo
• XXV. Le lacrime di Medusa
• XXVI. Lo scioglilingua di vetro in pezzi
• XXVII. Un gioco audace e temerario
• XXVIII. Un cuscino di piume, un cesto di sangue
• XXIX. Un’apertura d’attacco
• XXX. Una croce in terra consacrata
• XXXI. La verità è ancora trattenuta tra le labbra
• XXXII. Attorno alla trappola e dentro la fossa
• XXXIII. Giocando un asso in una partita a scacchi
• XXXIV. Cento stanze e una spada di legno
• XXXV. Un meraviglioso aborto
• XXXVI. Un trucco che sorride anche quando il volto piange
• XXXVII. Una motivazione o una scusa
• XXXVIII. Un folle ritornello
• XXXIX. La fiducia tra un abuso e un torto
• XL. Una quadra e uno stratagemma
• XLI. Ora tutto si complica
• XLII. Tra il lezzo del guano e del sangue
• XLIII. Tra la figlia dell’inferno e il crudele pagliaccio
• XLIV. L’inchiostro della parola scritta
• XLV. L’asso giocato dal signore oscuro
• XLVI. Volgare corruzione e oscena lussuria
• XLVII. Il bacio mancato
• Il Canto di Lucifero
• Prologo
• I. L’idea viene in sogno
• II. L’arma dello scempio
• III. Una fata dentro un bicchiere
• IV. La fata verde dell’assenzio
• V. Un tributo di sangue
• VI. Una menzogna, un chiodo sulla croce
• VII. Una croce per adempire a un destino
• VIII. Una distrazione fatale
• IX. La stella fiammeggiante
• X. Dentro il piombo e in riflessi d’argento
• XI. La ragione, follia di un alibi perfetto
• XII. Fedeltà che si regge su attimi di silenzio
• XIII. Dietro la maschera di Cupido
• XIV. L’opera non ancora scritta sulla carta
• XV. La promessa a cui quella bellezza aveva tenuto fede
• XVI. Un’ora crocifissa in una notte scellerata
• XVII. Un insensato desiderio di morte
• XVIII. L’ultima nota tenuta inverosimilmente
• XIX. Osceno tributo dovuto a un Dio minore
• XX. La confusione scatena belve terrorizzate
• XXI. Un’idea folle, un tributo di sangue
• XXII. Il morso di metallo, il duplice intento
• XXIII. Dietro la maschera di Gerusalemme
• XXIV. Suppliche ornate da perle di lussuria
• XXV. Alla presenza di un Dio minore
• XXVI. Tra le braccia della fanciulla di ferro
• XXVII. Un affare carnale intriso fra le labbra
• XXVIII. La rovina giunge sulle ali della gloria
• XXIX. Perverse macchinazioni
• XXX. Dentro la via di un sonno profondo
• XXXI. Nella carezza di un angelo e nel morso di una serpe
• XXXII. La volgare nudità di un orgasmo di fango
• XXXIII. Due bottoni di metallo nero e lucente
• XXXIV. Fili di piombo tagliavano la carne
• XXXV. Dieci rintocchi dopo la metà del giorno
• XXXVI. Oscuri presagi calarono tenebre profonde
• XXXVII. Tempi oscuri erano giunti, erano tornati
• XXXVIII. Neve bianca, cadendo, cristalli d’acqua fredda
• Il Labirinto Del Basilisco
• Prologo
• Capitolo primo. Nigredo, opera al nero
• CAPITOLO SECONDO. Albedo, opera al bianco
• CAPITOLO TERZO. Citrinitas, opera al giallo
• CAPITOLO QUARTO. Rubedo, opera al rosso