13/10/2020 / WEIRD
Anche noi siamo strani
(Eek! di Scott Nickel. Tutti i diritti riservati)
L'uscita oggi di una doppia antologia lovecraftiana prelude all'arrivo di una nuova collana dedicata alla narrativa weird!
"Noi siamo strani" è il motto, lo conoscerete, di Stranimondi, la manifestazione che ogni anno si tiene a Milano e riunisce editori, scrittori e appassionati per una due giorni immersa nel mondo del fantastico. Ogni anno eccetto questo, purtroppo, perché per i motivi che immaginate l'edizione dal vivo è stata soppressa, sostituita da diverse iniziative online che culmineranno questo weekend 17 e 18 ottobre con una maratona di presentazioni librarie.
"Strano" è anche la traduzione di weird, termine inglese usato anche per identificare un genere di narrativa fantastica che sta conoscendo un momento fortunato. Darne una definizione è se possibile ancora più difficile che definire la fantascienza: se la cavò benissimo Giuseppe Lippi quando disse "se non è fantascienza, non è fantasy e non è horror allora è weird". In genere il weird inserisce elementi fantastici nel quotidiano, spesso oscuri, quasi sempre inquietanti. Per fare qualche esempio potremmo citare la serie Ai confini della realtà, i romanzi di China Mièville, e l'opera di H.P. Lovecraft.
E al "Solitario di Providence" è dedicata la megaantologia, anzi, doppia antologia, che esce oggi in ebook e tra qualche giorno in versione stampata. Il ritorno dei Grandi Antichi, curata da un grande esperto di Lovecraft, Gianfranco de Turris. Un'antologia che rivisita i temi lovecraftiani in chiave contemporanea, non necessariamente cupi e inquietanti ma in qualche caso, perché no, anche ironici.
Un'iniziativa editoriale che prelude al lancio tra due settimane della nuova collana Innsmouth (che proprio dalla città immaginaria di Lovecraft prende il nome), dedicata alla narrativa weird e curata da Luigi Pachì.
Ci sarà da inquietarsi. Ma tanto anche voi siete strani, no?