08/02/2022 / SOCIETÀ
Reimparare a parlare nell'era dei social
(Eek! di Scott Nickel. Tutti i diritti riservati)
I social e la comunicazione telematica stanno cambiando gli esseri umani? Parrebbe di sì, e certamente non in meglio. Forse è il caso di cominciare a porsi degli obiettivi per imparare a comunicare meglio.
Secondo Julian Jaynes, autore del (controverso) saggio Il crollo della mente bicamerale e l'origine della coscienza, l'avvento della parola scritta ha portato a un vero e proprio cambiamento nel modo di funzionare del cervello umano. Negli ultimi anni ci stiamo accorgendo che cambiamenti significativi li sta portando anche la comunicazione telematica, in particolare nell'era dei social. Nel rapporto con le altre persone sparisce dalla formula il corpo, il viso, le espressioni; spariscono anche le formule di cortesia, sempre più ignorate a favore di una comunicazione veloce, che trasmette l'emozione del momento senza filtri, spesso con risultati disastrosi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: rabbia, scortesia, superficialità dilagano con effetti macroscopici sulla società.
Carlo Mazzucchelli da anni si occupa dell'impatto della tecnologia sulla società e sulla psicologia e sull'etica dell'individuo, anche con una serie di saggi pubblicati in ebook (qualcuno anche in stampa) da Delos Digital. La parola che propone con l'ultimo volume è Oltrepassare: un modo diverso di relazionarsi col prossimo, facendo prima di tutto attenzione alle parole, a cui dare nuovi significati, nuova importanza. Solidarietà, consapevolezza, responsabilità, benevolenza, generosità, gentilezza, compassione sono alcune tra le parole chiave che dovrebbe aiutarci a vivere meglio il ventunesimo secolo. Un discorso che, per tutti, varrebbe la pena approfondire.