15/03/2022 / SOCIETÀ
Come riconoscere la disinformazione
(Eek! di Scott Nickel. Tutti i diritti riservati)
Che cos’è la disinformazione, quali obiettivi si prefigge e quali metodologie e tecniche sono utilizzate per fare disinformazione?
Il tempo di guerra la verità è la prima vittima, diceva Eschilo: ci sembra un buon inizio per parlare di disinformazione, anche perché, come spesso accade con queste citazioni famose, è essa stessa falsa: non l'ha mai detto Eschilo, per quanto ne sappiamo; pare anzi che sia comparsa per la prima volta solo nel 1916, in un discorso del cancelliere britannico Philip Snowden. Snowden, cognome famoso anche per Edward, il tecnico della CIA che rivelò al mondo un sacco di scomode verità: a volte la storia ha una sua ironia.
La disinformazione e le fake news non sono cosa nuova, ma in questo secolo sono diventate una delle piaghe più pericolose. Dalle fake news usate per promuovere idee più o meno bislacche, spesso strumentalizzate politicamente, alla disinformazione studiata a tavolino come arma geopolitica. Più che mai oggi è importante capire e saper riconoscere la disinformazione. Dario de Judicibus, che non scrive solo romanzi fantasy di successo ma ha anche una solida preparazione nel campo della comunicazione, affronta l'argomento nel saggio Il potere della disinformazione. Uno strumento importante per vivere nell'era dei social e dell'informazione rapida e pervasiva cercando di non venire (troppo) manipolati.
E ricordate che nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario. Come non disse mai George Orwell.