05/07/2022 / SPETTACOLO

Un anno senza Raffaella Carrà

(Eek! di Scott Nickel. Tutti i diritti riservati)

(Eek! di Scott Nickel. Tutti i diritti riservati)

Donna, moglie, amica e amante del pubblico, ma anche capitana d'industria e persino icona gay:

Un anno fa, il 5 luglio 2021, l'Italia riceveva la brutta notizia della morte di Raffaella Carrà. Fu un brutto colpo, perché Carrà apparteneva a quel ristrettissimo novero di italiani amati sinceramente e da tutti, come Totò, come Pertini. E se si riesce ad andare al di là dello sbiadito ricordo di qualche balletto e qualche canzone un po' stupidina e ci si avvicina con serietà all'analisi del personaggio, ci si rende conto che Carrà aveva davvero una statura straordinaria, e la sua capacità di infilarsi nel cuore degli italiani aveva motivi ben più consistenti dell'aspetto fisico e di un bel sorriso. Della sua importanza nella cultura italiana parlano, da competenti, Leone Locatelli, saggista e studioso esperto proprio nell'analisi dell'impatto dei personaggi femminili, e Caterina Rita, che con Carrà ha collaborato in diverse trasmissioni. L'ebook, Raffaella Carrà. Liberazione sessuale e beatificazione popolare, è disponibile da oggi sul Delos Store e lo sarà solo da domani, per qualche contrattempo tecnico, su tutti gli altri store. È prevista anche un'edizione cartacea.

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