19/07/2022 / FANTASCIENZA
Il destino dell'universo…
(Eek! di Scott Nickel. Tutti i diritti riservati)
…non è in gioco, in questo libro. Né quello della galassia e nemmeno quello del piccolo mondo su cui si svolge. È possibile raccontare lo stesso una storia avvincente? Jack Vance dice di sì
Certa fantascienza, soprattutto quella cinematografica, ci ha abituato negli ultimi anni a un'escalation delle poste in gioco. Quasi che, se la Terra non sta per essere distrutta (ma la Terra sta sempre per essere distrutta, come diceva Z in Men in Black) non valga la pena di seguire una storia. Ecco, nel libro di cui parliano oggi non sta per essere distrutto né l'universo, né la Galassia, né il pianeta su cui si svolgono gli eventi. Che non è neanche un pianeta importante, anzi è solo il numero 2262 dell'enorma ammasso di Alastor, al quale appartengono migliaia di pianeti colonizzati dall'uomo. Jack Vance ci racconta una storia piccola, quella di un uomo tornato a casa dopo il servizio militare che trova una famiglia che lo sopporta a stento e che sta dilapidando i propri beni dando retta ad abili truffatori. Ci si innamora facilmente di questi luoghi, di questi personaggi, di queste usanze. È per questo che Jack Vance, poi, si finisce sempre per amarlo.