Fantasmi in scatola

Sta riscuotendo apprezzamenti, anche grazie alla qualità di tutte le scelte apparse finora, la collana lanciata da pochi mesi Ghost Stories, curata dalla personalità dell'eclettico Alessandro Iascy che ama l'horror (altre sue personalità amano il cyberpunk e l'heroic fantasy; praticamente un catalogo del fantastico fatto persona…). Ghost, ovvero fantasmi: un protagonista delle storie paurose fin dall'antichità. Plauto, Shakespeare, fino a Dickens, Le Fanu e ai giorni nostri; in tutte le culture, dagli strigoi romeni agli yurei giapponesi.

C'è anche chi li ha affrontati scientificamente, descrivendoli come interferenze nel campo magnetico o buchi nel continuum, ma la verità è che, naturalmente, non c'è nessun vero dato scientifico che ne confermi l'esistenza.

Davide Camparsi è un autore eclettico almeno quanto il curatore, capace di passare dalla fantascienza (con la quale ha vinto recentemente il Premio Robot) al fantasy all'horror. Qui racconta di una scatola nella quale vanno a finire gli spiriti dei morti, la misteriosa Scatola del fumo.