06/05/2025 / FANTASCIENZA
Il padre italiano del cyberpunk

Il libro con la serie completa di Wakosky Road di Stefano Tartarotti è edita da Festina Lente Edizioni e <a href="https://amzn.eu/d/2VMOVJP">disponibile su Amazon</a>
Curata da Franco Ricciardiello esce in Odissea Fantascienza l'antologia Sia fatto il buio, che raccoglie tutti i testi brevi di un autore cardine della fantascienza italiana
Se Livio Horrakh fosse nato negli Stati Uniti oggi come padre del cyberpunk ricorderemmo lui, invece di William Gibson e Bruce Sterling. Invece, nonostante il cognome straniero, Horrakh è italiano, nato a Trieste nel 1946, ed è stato uno degli autori della fantascienza italiana più innovativi negli anni Settanta e primi anni Ottanta. È stato, tra le altre cose, il primo vincitore del Premio Italia, nel 1972. Tornato a scrivere in anni recenti, soprattutto romanzi, è il momento di riscoprire la sua preziosissima produzione di testi brevi, che Franco Ricciardiello ha raccolto nel volume Sia fatto il buio, in uscita oggi in versione digitale e tra qualche settimana in edizione stampata. Un'occasione da non perdere per conoscere un autore meno noto di quanto meriterebbe e che è stato capace di spingere la fantascienza italiana oltre i limiti imposti da un'editoria non sempre aperta alla novità.